Corso di avviamento allo studio del latino

Anno scolastico 2022/2023

Corso di avviamento allo studio del latino per gli alunni della scuola secondaria di I grado

Presentazione

Durata

dal 27 Marzo 2023 al 29 Maggio 2023

Descrizione del progetto

La  nostra lingua deriva dal latino: cioè l’italiano è il punto di arrivo di una storia di trasformazione della lingua parlata dagli antichi Romani. La maggior parte delle parole che usiamo provengono dal latino; talvolta rimangono immutate come, ad esempio, casa, vita, poeta, amica, fortuna, amare, vivere; oppure subiscono una piccola modifica, come filia (“figlia”), aqua (“acqua”), fabula (“favola”), iustitia (“giustizia”), digitus (“dito”), pater (“padre”), laudare (“lodare”), legere (“leggere”); altre volte mostrano cambiamenti più vistosi: per esempio domus, “casa” (ma rimasto nell’aggettivo “domestico”); equus, “cavallo” (ma il nome è rimasto nell’aggettivo “equino”); bellum, “guerra” (ma rimasto nell’aggettivo “bellico”); urbs, “città” (ma il nome è rimasto nell’aggettivo “urbano”); vir, “uomo” (ma rimasto nell’aggettivo “virile”); milites, “soldati” (ma rimasto nell’aggettivo “militare”); hostis, “nemico” (ma rimasto nell’aggettivo “ostile”); frigidum, “il freddo” (ma rimasto nel nome “frigorifero”); cubare, “giacere” (ma rimasto nel nome “incubatrice”). Anche nella grammatica e nella sintassi molte regole della lingua italiana rispecchiano quelle del latino, da cui sono derivate; ad esempio, il complesso sistema dei tempi e dei modi del verbo, così come i princìpi logici che regolano la struttura dei periodi, caratterizzano l’impianto della nostra lingua, ma riproducono quello del latino. Pertanto, la conoscenza del latino ci permette di acquisire la consapevolezza delle radici della nostra lingua, e insieme ci dà gli strumenti per spiegare il significato di tante parole e per capire il funzionamento di tante regole.

Da questa prima osservazione deriva la seconda: lo studio della lingua latina costituisce anche un’occasione per soffermare l’attenzione sul funzionamento e sulle regole dell’italiano. Questo non vuole dire che “si studia il latino per imparare l’italiano”, bensì che l’attenzione necessaria alla comprensione e all’apprendimento del latino esercita e sviluppa la capacità di riflessione sui meccanismi della nostra lingua e sui modi in cui essa viene usata per comunicare. Si tratta dunque di un esercizio della mente che nutre le nostre capacità logiche e linguistiche.

Lo studio della lingua latina è la strada per entrare nel mondo di coloro che la parlavano, e quindi per conoscere la cultura degli antichi Romani. La loro storia e la loro civiltà costituiscono il nostro passato, su cui si basano le radici della realtà attuale dell’Europa e, in generale del mondo occidentale; oggi, per accostarsi allo studio dell’arte, della letteratura e del diritto, per comprendere i princìpi della vita sociale e politica è indispensabile la conoscenza di ciò che gli antichi Romani hanno ideato, elaborato, scritto. Insomma, una componente essenziale del patrimonio culturale di una persona è costituita dalla conoscenza del proprio passato, che permette di interpretare la realtà del presente e di progettare il futuro.

Obiettivi

L’obiettivo è avvicinare gli alunni allo studio della lingua latina attraverso attività basate su un metodo di riflessione logico-linguistica e finalizzate all’apprendimento degli elementi base della lingua. Al termine degli incontri previsti, gli alunni saranno in grado di leggere, comprendere e tradurre frasi e brevi versioni in latino; al tempo stesso, acquisiranno la capacità di confrontare linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere moderne, pervenendo ad un dominio dell’italiano più maturo e consapevole. 

Luogo

Partecipanti

Alunni delle classi terze e seconde della scuola secondaria di I grado

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